Agriselva

Chi Siamo

Come balconi affacciati sulla Valle Umbra, i terreni dell’Agriselva si estendono per oltre 100 ettari, giungendo a confinare con gli antichi castelli di Giano dell’Umbria, Montefalco e Castel Ritaldi. La dolce morfologia collinare favorisce i seminativi annuali: grano tenero, grano duro, trifoglio, girasole e altre colture da seme.
La collina di San Lorenzo, con i suoi 400 metri di altitudine, è rivestita dal verde argentato degli olivi (nelle varietà Leccino, Moraiolo, Frantoio e San Felice), dai quali ricaviamo un olio pregiato.
Di fianco all’uliveto, si sviluppa un vigneto di Sagrantino di Montefalco DOCG, che in autunno si accende di rosso rubino.
Non può mancare la selva, scritta anche nel nostro nome: dei boschi millenari che dai Monti Martani correvano fino alla pianura coltivata, oggi sopravvivono quattro ettari, ma questa selva non è oscura e nessuno può smarrirsi… Lo sguardo ritrova sempre l’orientamento grazie al profilo chiaro della Chiesa di Santa Maria della Selva Mattutina (fine XII - inizio XIII secolo, chiamata comunemente Chiesa della Madonna della Selvetta), con l’annesso convento francescano (abitato fino al 1861), soavi custodi di un’antica storia d’amore per “sora nostra matre terra”.

https://www.iluoghidelsilenzio.it/chiesa-della-madonna-della-selva-mattutina-selvetta-montefalco/

La Nostra Storia

L’amore per l’agricoltura, la cura e il rispetto della terra sono, a nostro parere, irrinunciabili attività primarie che sostengono l’uomo nello sviluppo di tutte le sue dimensioni: biologiche, sociali, culturali, artistiche e spirituali.

L’azienda ha mosso i primi passi nel 1974, grazie alla lungimiranza e allo spirito imprenditoriale dei fratelli Maria Landa, Giulio e Pompilio Scarca e del Cav. Paolo Bartoloni.
L’originaria azienda agraria La Selva si è progressivamente ampliata, fino al 2017, quando, a seguito di una divisione, è nata Agriselva, dove i due cugini classe '96,  Elisabetta Scarca, Dottoressa in Economia e Remo Valentini, Dottore in Tecnologie Agrarie, collaborano nella gestione e conduzione.

Con competenza e passione si è intrapresa ancora una volta la sfida di ampliare e ottimizzare le produzioni, impiegando le più moderne tecnologie per sviluppare un’agricoltura di precisione, dove si sperimenta l’eliminazione degli sprechi di input (gasolio, concime, diserbanti…) e si ricerca un’armonia circolare tra il lavoro agrario e la salvaguardia dell’ambiente.

Il Nostro Logo

Il binomio contenuto in Agri-selva si rispecchia nel logo, dove il profilo oro simboleggia le opere agrarie e architettoniche e lo sfondo verde ritrae la selva, ovvero il bosco millenario e sacro che ha dato il nome a questa località, denominata “Selvetta”.
Le opere agrarie vengono rappresentate dai tre olivi che dominano la collina sopra i terreni a seminativo; mentre a livello architettonico è raffigurata la chiesa con il suo campanile, che è proprio al centro della nostra proprietà e continua a suscitare la devozione mariana delle frazioni vicine.
Sulla parete esterna destra della Chiesa di Santa Maria della Selva Mattutina è murato un archetto romanico (della prima metà del XII secolo), elegantemente scolpito con grappoli d’uva e una treccia a due nastri trinervata: questo bassorilievo ha ispirato l’intreccio dorato che orla le nostre etichette.

“Questo bosco nessuno violi o sradichi, né porti via ciò che appartiene al bosco; né tagli se non in quel giorno in cui si faccia il sacrificio annuo; in quel giorno, purché serva per il sacrificio, cavi senza dolo e tagli…”

La citazione proviene da un cippo in pietra calcarea della Lex Spoletina (legge romana per la tutela dei boschi risalente al III secolo a.C.), ritrovato sulla facciata della chiesa di San Quirico (nel comune di Castel Ritaldi) a pochi chilometri di distanza.
Ispirati da questo antico monito, vorremmo stabilire una continuità ideale tra il rispetto per le selve in epoca romana e la tutela agraria del territorio di cui oggi siamo responsabili.